Un giorno mi è stato chiesto cosa mi soddisfa di più nel mio lavoro.
Effettivamente sul perché facessi questo mestiere non mi ero mai fermata a riflettere, probabilmente il motivo potrebbe essere questo: l’acconciare per me non è un lavoro ma una passione.
Fin da piccola mi divertivo con i capelli delle amiche per poi da grande trovarmi inconsapevolmente con quegli stessi giocatoli tra le mani a ricercare nuove forme e nuove idee da dargli.
Frequentando nell’adolescenza l’istituto d’arte, ho potuto affinare lo sguardo sull’armonia tra volumi colori e linee riuscendo a partecipare nel 2012 a vari concorsi internazionali di acconciatura dove la tecnica abbraccia l’arte sbocciando nella massima espressione per un parrucchiere creatore.
Sento dunque di poter dire che dopo parecchi anni di bei sacrifici e conoscenze per me illuminanti, l’elemento costante del mio lavoro è il captare il vero desiderio di ogni cliente per poter leggere con grande soddisfazione nei suoi occhi la piena vestibilità dell’immagine da me creata.